18 Luglio 2019

L’impiego delle guarnizioni nelle giunzioni flangiate

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Una giunzione flangiata è una parte meccanica destinata ad accoppiare due flange mediante viti e bulloni.

Utilizzando guarnizioni piane, la tenuta si ottiene tramite compressione della guarnizione tra due superfici piane.

La tenuta dipende da molti fattori e non tutti determinati dalla guarnizione.

Nella giunzione sono presenti diverse forze:

  • Forza di separazione: agisce per aprire il giunto durante il passaggio del flusso
  • Forza di espulsione: agisce sulla guarnizione tendendo ad espellerla
  • Forza di compressione: esercitata dai bulloni di serraggio, determina la tenuta e contrasta le due forze precedenti

L’impiego delle guarnizioni nelle giunzioni flangiate


Quale è la guarnizione da scegliere secondo l’impiego richiesto?

I principali aspetti da valutare riguardano:

  • Compatibilità chimica con il prodotto
  • Compatibilità con la temperatura di esercizio
  • Compatibilità con la massima pressione di esercizio

La compatibilità chimica con il prodotto dipende dal fluido a contatto con la guarnizione.

Per quanto riguarda temperatura e pressione di esercizio, questi due parametri devono essere valutati contemporaneamente e normalmente fanno riferimento a diagrammi pressione-temperatura che identificano dove è possibile e dove non è possibile utilizzare quel tipo di guarnizione.

Per quanto concerne il materiale, la guarnizione deve resistere e non essere aggredita dal fluido che passa nella tubazione (acqua, acqua surriscaldata, vapore, idrocarburi, acidi, basi, glicole, miscela di aria e gas).

La tipologia del materiale dipende anche dalla giunzione:

  • Per giunzioni in plastica sono preferibili guarnizioni morbide e deformabili
  • Per giunzioni in acciaio vengono utilizzate guarnizioni rigide che resistono a pressioni elevate
  • Per giunzioni con impiego alimentare sono necessarie guarnizioni con materiale che non rilascia particelle al fluido di passaggio
  • Per giunzioni con flange ad alta rugosità e non perfettamente parallele sono preferibili guarnizioni morbide e con spessore elevato

Per essere funzionale, una guarnizione deve presentare dimensioni specifiche; in particolare, il diametro interno della guarnizione deve essere non inferiore rispetto al diametro interno della flangia mentre il diametro esterno non deve interferire con i bulloni.

In merito allo stoccaggio, è buona norma tenere le guarnizioni posizionate in orizzontale e ad una temperatura inferiore a 25°C (con un’umidità non superiore al 50%).

Nel trasporto inoltre le guarnizioni vanno protette da adeguato involucro e maneggiate con attenzione per evitare pieghe, deformazioni o crepe.

La nostra gamma di guarnizioni prevede disponibili in stock i seguenti tipi:

  • Guarnizioni esenti amianto (colore verde): composte da fibre sintetiche compresse e legate con elastomeri (NBR, SBR), sono consigliate per impiego con temperatura massima 150°C (fino a 180°C per brevi esposizioni) e con pressione massima di 40 bar
  • Guarnizioni grafite inox tipo S (colore nero): composte da grafite espansa, sono ideali per temperatura massima 450°C, temperatura minima -200°C e pressione massima 50 bar.
  • Guarnizioni PTFE teflon (colore bianco): realizzate in materiale politetrafluoroetilene sono perfette per vari impieghi. Presentano elevata resistenza agli agenti chimici e ottima resistenza ad alte e basse temperature (4°C / 260°C); inoltre, sono fisiologicamente inerti e approvate per impiego a contatto con alimenti.

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